Lo scorso giugno ho visitato il salone Pitti Uomo Spring Summer 2024 il cui tema principale è stato Pitti Games: una dimensione ludica, divertita e divertente, specchio dell’ottimismo che anima il settore menswear, in grande espansione dopo il periodo della pandemia. La Fortezza da Basso è stata divisa in cinque sezioni stilistiche: Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling e I Go Out. L’universo della moda uomo spazia così dal classico al casual, dal lifestyle allo sport, in tutte le sue declinazioni. L’edizione numero 104 della manifestazione ha accolto 825 brand, in crescita rispetto agli appuntamenti precedenti; Maison affermate e realtà emergenti hanno svelato le collezioni Primavera Estate 2024, in un dialogo continuo tra tradizione e innovazione, ormai un segno distintivo di Pitti Immagine Uomo.
Durante la visita ho notato come le mostre di Yahoi Kusama lasciano un segno nell’immaginario collettivo ma soprattutto ai visual che si occupano di moda, tanto che l’allestimento più spettacolare a livello visivo, strategicamente posizionato tanto che obbligatoriamente lo attraversavi per accedere agli altri saloni, era una palese ispirazione alle opere dell’artista giapponese…Husky il brand che lo sponsorizzava.
La cosa più interessante che ho riscontrato durante questa manifestazione è stata la realizzazione di tessuti altamente innovativi per qualità tattile e finezza; strutture di fibre riciclate e mescolate fra loro che creavano una mano morbida e scivolosa, come una carezza, tale da rendere il tessuto leggerissimo con un allure molto moderno.
Grazie a questo alto livello di ricerca e sperimentazione, penso che la moda maschile sia in questo momento il segmento più interessante. Una nota di merito va anche all’impegno e all’interesse costante per i nuovi cicli produttivi, sempre più ecosostenibili. Ho trovato molto interessanti le tinture della terra e di tutti i suoi minerali per nuove gamme colori realizzate su pantaloni di cotone naturale. Un aspetto che invece non mi è piaciuto è relativo allo street style, a mio giudizio sta diventando un po’ troppo ripetitivo, uguale a sé stesso.
L‘energia che si respira a questa manifestazione è comunque sempre molto vitale e propositiva, un appuntamento a cui non mancare…!